Escursione nella Murgia dei Trulli in Valle d'Itria
Escursione nella Murgia dei Trulli in Valle d'Itria.
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| La Murgia dei Trulli in Valle d'Itria |
| Tempo: 6,00 h; Percorso: 15,6 km circa; Difficoltà percorso: Medio; Tipo percorso: sterrato, asfalto, brevi tratti fuori pista. Da visitare: Panorama, frazione Cocolicchio, Canale di Pirro, Minareto di Fasano, Grotta di Torre Moscia, Chiesa rupestre san Donato, Tratto "La Rotta dei due mari". |
Ulteriori informazioni: La Rotta dei due Mari
Escursione nella Murgia dei Trulli in Valle d'Itria
Escursione accattivante di circa 16 km in piena Valle d'Itria, ad anello e di media difficoltà.
Il punto di partenza è la Chiesetta rettoria San Marco evangelista e Maria Maddalena in Contrada san Marco, a circa 5 km dal paese, sulla SP162.
Dopo poco più di 3 km si arriva nel borgo di Cocolicchio, in agro di Fasano, da dove è possibile godere dello splendido panorama che si affaccia sul Canale di Pirro o valle del Canale di Pirro, un'ampia depressione carsica, più precisamente un polje,
connessa con un sistema di fratture, compreso tra i territori comunali di Putignano, Castellana Grotte, Monopoli, Alberobello, Locorotondo e Fasano, lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri, al confine con la provincia di Bari e quella di Brindisi.
Attraversiamo quindi il Canale di Pirro, per salire sul lato opposto, dove potremo ammirare il Minareto di Fasano, una residenza signorile del 1912, un'architettura eclettica influenzata dallo stile moresco, costruita da Damaso Bianchi, e nobiluomo fasanese, nei pressi delle colline della Selva di Fasano, in contrada Gordini.
Essenzialmente nata per essere una villa residenziale, nel suo aspetto stilistico rappresenta la riproduzione perfetta di una costruzione orientale con alcune terrazze e una altissima torre-minareto che sovrasta tutta la zona silvana e la valle, formata dalla depressione carsica, di Canale di Pirro, con il caratteristico balconcino.
Il panorama dalla torre è molto suggestivo: lo sguardo spazia da Monopoli a nord, alla marina di Ostuni a sud.
Proseguendo sulla SP2, apprezziamo la tranquillità; di questo posto, pieno di bellissimi trulli, e prima di raggiungere il balcone che si affaccia sulla Gravina san Donato e sullo Zoosafari, facciamo una piccola deviazione per visitare la chiesa rupestre di san Donato.
La chiesa rupestre di San Donato
La chiesa rupestre di San Donato è situata nel territorio della gravina della Selva di Fasano.
Risale al XVI secolo quando Fasano è diventato territorio indipendente.
Durante la dominazione bizantina, con l'arrivo dei monaci basiliani in questa area, si trasformarono le grotte ivi presenti in cappelle.
Nella chiesetta è possibile ammirare un basso-rilievo raffigurante San Donato tra due angeli.
San Donato era il santo protettore dei malati di epilessia e per questa ragione, le madri portavano i loro bambini ammalati in questa chiesetta.
Attualmente, ogni 6 agosto, viene festeggiato san Donato con una festa popolare.
Gravina san Donato
La gravina san Donato è ubicata ad ovest dell'abitato di Fasano, immediatamente a monte dell'aria occupata dallo "Zoosafari".
Sotto il profilo morfologico la gravina si presenta poco incisa e variamente orientata: in particolare l'incisione valliva ha una direzione ovest-est nella zona di monte e nord-est/sud-ovest in quella di valle.
Il dislivello altimetrico del settore preso in considerazione è pari a 100 m circa, fra il piazzale antistante l'Hotel Miramonti e l'innesto tra il tratturo che si sviluppa in fondovalle e la strada che dalla Selva porta a Fasano.
Il tratturo è conformato a gradinata, consente di raggiungere dalla strada un'antica cripta ipogea dedicata al culto di san Donato.
Le rocce entro cui è incisa la gravina sono rappresentati da calcari dolomitici, ben stratificati, di colore biancastro o nocciola.
Per quanto riguarda l'idrografia superficiale va detto che la gravina rappresenta un sito naturale per le acque superficiali che, in concomitanza di eventi piovosi intensi e prolungati, possono formare effimeri corsi d'acqua.
Nelle rocce calcaree e calcaro-dolomitiche ha sede un'importante falda idrica sotterranea che nel territorio di Fasano circola in pressione ad una profondità di 60 m circa rispetto al livello del mare, mentre sul livello piezometrico si attesta a 10 m al di sopra dello stesso.
La vegetazione è rappresentata da macchia mediterranea frammista a lecci e rappresenta la gravina più interessante per la presenza del percorso in pietra calcarea che permette di giungere agevolmente la zona Selva partendo da Fasano.
Allo stato attuale il percorso è quasi totalmente invaso da erbe infestanti e da rami intralcianti che ne impediscono la percorribilità.
Nel tornare indietro ammiriamo antiche case patronali prima di fermarci a visitare la Grotta di Torre Moscia, con un ingresso alto 2 m e largo 4 m che conduce in un vasto ambiente di m 10x12 sulla destra, lungo la parete vi è un secondo ingresso sotto la volta. Sulla sinistra, vi è un imponente pilastro roccioso intensamente fratturato, dietro il quale si sviluppa un altro ambiente, che prosegue verso Sud con un ramo lungo 10 m.
In direzione Ovest invece si diparte un cunicolo molto basso.
Attraversiamo nuovamente il Canale di Pirro, passando non lontano dal ponte più alto dell'acquedotto pugliese che si affaccia sul canale di Pirro.
Risalendo, prima di chiudere l'anello facciamo un breve tratto della Rotta dei Due Mari, cammino in 6 tappe di 132 km da Polignano a Taranto.
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