Trekking Neviera San Magno - Jazzo Tarantini
Escursione archeologica-naturalistica nella murgia di Corato.
Tempo: 5 h;
Percorso: 17 km circa;
Difficoltà percorso: Facile;
Tipo percorso: sterrato, incolto, boschivo, tagliafuoco, asfalto.
Da visitare: Jazzo Tarantini, Serra Stracciacappello, necropoli e chiesetta-neviera san Magno.
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Itinerario archeologico-naturalistico-paesaggistico.
Si parte dell’incrocio stradale nei pressi della Masseria Cimadomo edificata alla fine del Settecento, e ci dirigiamo verso l’area "umida" recintata, occupata da una grande cisterna. Qui si raccolgono le acque meteoriche di dilavamento; cioè, le acque di una precipitazione atmosferica che, non assorbita o evaporata, dilava le superfici di deflusso di parte della Murgia circostante, per questo la cisterna è quasi sempre piena. Una serie di 6 pozzi permettono di distribuire l’acqua.
Giriamo attorno alla recinzione della cisterna per immetterci sul sentiero che ci porterà fino allo Jazzo Tarantini. È un sentiero ben segnalato con 2 rettangoli rossi, anche perché utilizzata come pista ciclabile, alla nostra sinistra avremo: Torre Disperata (686m), Monte Caccia (615m), Monte Savignano (650m) e Castel del Monte (540m).
Si prosegue costeggiando Serra Stracciacappello, molto vicina a serra Cecibizzo, e successivamente la recinzione della Masseria Albore fino ad arrivare al sentiero sterrato dell'acquedotto Pugliese, lo percorriamo fino a quando sulla destra, poco prima della fine del bosco troviamo un sentiero, quindi giriamo a destra salendo inoltrandoci nel bosco.
Al primo vero incrocio troveremo tre sentieri che girano a sinistra, prenderemo il terzo che ci condurrà fuori dal bosco.
Da qui in poi seguiamo la traccia gpx, fino a quando non incontreremo la necropoli di san Magno.
La Necropoli è uno dei siti preistorici più importanti presenti nel territorio dell'Alta Murgia, Le tombe custodite in quest'area, ormai da millenni, presentano una struttura costituita nel mezzo da una cista in prevalenza rettangolare e contornata sia da blocchi sia da lastre più o meno megalitiche. Queste caratteristiche le rendono tombe di tipo dolmenico che si collegano ai sepolcri della tarda età del bronzo.
La chiesa è stata costruita con malta e pietre e domina un largo spiazzo nel quale è possibile ammirare una superba quercia secolare, è circondata da pareti a secco semi diroccate. Sul lato nord vi è un scalinata che conduce nell'area adibita al culto, mentre a ovest una grande finestra si affaccia sulla neviera.
Le neviere sembrano abitazioni sprofondate nel terreno, con le volte a botte sovrastate da un tetto spiovente, ma vi si differenziano per la maggiore elevazione rispetto al piano del suolo.
All’interno si può ammirare la pavimentazione in cotto e l’altare.
In quest'area è presente la Rosa Canina (Rosa canina L.), antenata delle rose coltivate, è una specie arbustiva molto frequente nelle siepi e viene largamente usata per i suoi contenuti di vitamina C.
Si parte dell’incrocio stradale nei pressi della Masseria Cimadomo edificata alla fine del Settecento, e ci dirigiamo verso l’area "umida" recintata, occupata da una grande cisterna. Qui si raccolgono le acque meteoriche di dilavamento; cioè, le acque di una precipitazione atmosferica che, non assorbita o evaporata, dilava le superfici di deflusso di parte della Murgia circostante, per questo la cisterna è quasi sempre piena. Una serie di 6 pozzi permettono di distribuire l’acqua.
Giriamo attorno alla recinzione della cisterna per immetterci sul sentiero che ci porterà fino allo Jazzo Tarantini. È un sentiero ben segnalato con 2 rettangoli rossi, anche perché utilizzata come pista ciclabile, alla nostra sinistra avremo: Torre Disperata (686m), Monte Caccia (615m), Monte Savignano (650m) e Castel del Monte (540m).
Il Parco nazionale dell'Alta Murgia
Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, istituito con d.P.R. del 10 marzo 2004, è tra i più estesi a livello naazionale, con i suoi 68.077 ha compresi nei territori di tredici comuni: Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto, afferenti alle province di Bari e BAT.Jazzo Tarantini
Lo Jazzo Tarantini è un esempio significativo dell'architettura rurale in pietra a secco delle Murge. La costruzione si trova in una vasta area caratterizzata da ambienti di steppa e coltivi sul fianco di un lieve solco carsico. Gli jazzi sono manufatti destinati all’allevamento prevalentemente ovino. Appaiono come ampi recinti di forma rettangolare suddivisi in diverse porzioni da muri interni, in diverse porzioni. ai lati dell'ampio recinto si distinguono degli ambienti destinanti a stalla (lamioni) e solitamente dalla parte opposta, da ambienti destinati ad abitazione dei lavoratori e ambienti per la lavorazione del latte. L'origine degli jazzi è da ricercarsi nella plurisecolare attività della transumanza. La pastorizia transumante era già diffusa all’epoca romana e si realizzava con una migrazione stagionale dei pastori e dei lavoratori addetti al settore della lavorazione del latte e della lana, con greggi e mandrie. D'estate con la siccità, venivano preferiti i pascoli montani, poi abbandonati prima dell'inverno, in favore di quelli di pianura. I pastori transumanti e le greggi si spostavano lungo una rete di percorsi definiti chiamati, a seconda delle dimensioni le della funzione: tratturi, tratturelli e bracci.Si prosegue costeggiando Serra Stracciacappello, molto vicina a serra Cecibizzo, e successivamente la recinzione della Masseria Albore fino ad arrivare al sentiero sterrato dell'acquedotto Pugliese, lo percorriamo fino a quando sulla destra, poco prima della fine del bosco troviamo un sentiero, quindi giriamo a destra salendo inoltrandoci nel bosco.
Al primo vero incrocio troveremo tre sentieri che girano a sinistra, prenderemo il terzo che ci condurrà fuori dal bosco.
Da qui in poi seguiamo la traccia gpx, fino a quando non incontreremo la necropoli di san Magno.
Necropoli di San Magno
Percorriamo un lungo tratto su terreno incolto e fuori pista, fino ad incrociare ed attraversare la SP 149, a questo punto siamo in zona necropoli di San Magno, segnalata da cartelli informativi, ci troviamo a circa 13 Km da Corato.La Necropoli è uno dei siti preistorici più importanti presenti nel territorio dell'Alta Murgia, Le tombe custodite in quest'area, ormai da millenni, presentano una struttura costituita nel mezzo da una cista in prevalenza rettangolare e contornata sia da blocchi sia da lastre più o meno megalitiche. Queste caratteristiche le rendono tombe di tipo dolmenico che si collegano ai sepolcri della tarda età del bronzo.
Chiesetta-Neviera San Magno
Essa è collocata tra una masseria del 1812 e la sua esistenza è documentata in un atto notarile del 1128, quindi nel pieno della presenza normanna in Puglia.La chiesa è stata costruita con malta e pietre e domina un largo spiazzo nel quale è possibile ammirare una superba quercia secolare, è circondata da pareti a secco semi diroccate. Sul lato nord vi è un scalinata che conduce nell'area adibita al culto, mentre a ovest una grande finestra si affaccia sulla neviera.
Le neviere sembrano abitazioni sprofondate nel terreno, con le volte a botte sovrastate da un tetto spiovente, ma vi si differenziano per la maggiore elevazione rispetto al piano del suolo.
All’interno si può ammirare la pavimentazione in cotto e l’altare.
In quest'area è presente la Rosa Canina (Rosa canina L.), antenata delle rose coltivate, è una specie arbustiva molto frequente nelle siepi e viene largamente usata per i suoi contenuti di vitamina C.
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