Trekking Monte Sannace e Monte Rotondo in Puglia
Escursione archeologica-naturalistica nella murgia di Gioia del Colle.
Tempo: 5 h;
Percorso: 12,1 + 3,4 + 2,8 km circa;
Difficoltà percorso: Facile;
Tipo percorso: sterrato, incolto, boschivo, tagliafuoco, asfalto.
Da visitare: Castello Svevo, Museo Nazionale Archeologico, Parco Archeologico, Monte Sannace (379 m), Chiesa dell'Annunziata, Monte Rotondo (398 M).
Questo itinerario inizia dal Castello Svevo sede del Museo Nazionale Archeologico di Gioia del Colle in Puglia (orari 8,30-19,30), il biglietto acquistato vale anche come ingresso per il Parco archeologico di Monte Sannace, se volete visitare solo il Parco archeologico (orari 9,00-15,00) dovete comunque munirvi del biglietto reperibile esclusivamente al museo.
In occasione delle prima domenica del mese vale #DOMENICALMUSEO ingresso gratuito per entrambi gli ingressi.
Tra le opere fortificate di epoca federiciana presenti in Puglia, il castello di Gioia del Colle è una di quelle che conservano più integro l'impianto architettonico, definito dall'ampio cortile quadrangolare, le poderose torri angolari, le cortine con paramento a conci bugnati.
Castello Svevo
Quando nel 1071 i Normanni allontanarono definitivamente i Bizantini dalla Puglia si completò quel processo politico e militare che aveva avuto origine molti decenni prima con Guglielmo detto Braccio di Ferro che già negli anni '40 si era stabilito in Puglia e che nel 1042 venne proclamato anche conte di Melfi.Tra le opere fortificate di epoca federiciana presenti in Puglia, il castello di Gioia del Colle è una di quelle che conservano più integro l'impianto architettonico, definito dall'ampio cortile quadrangolare, le poderose torri angolari, le cortine con paramento a conci bugnati.
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Il Museo Nazionale Archeologico
Nel museo sono esposti i reperti provenienti dal territorio gioiese, in particolare da Monte Sannace, uno dei maggiori sito dell'antica Peucezia.
L'uso rituale del vino
L'ultimo periodo di frequentazione di una capanna e la sua distruzione si datano nella seconda metà del VII secolo a.C. All'interno, sotto il crollo delle pareti di argilla, che conservavano ancora le impronte dei pali di sostegno, insieme alle ceramiche di produzione locale (ciotole e recipienti in argilla grossolana per derrate, vasi in argilla depurata a cromi e a decorazione geometrica), è venuto alla luce uno straordinario gruppo di vasi di tradizione greca, che compongono un set ceramico destinato espressamente alla pratica rituale del consumo di vino.
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Il Sito archeologico di Monte Sannace
Al centro delle Murge, nell'agro di Gioia del Colle, a metà strada tra Bari e Taranto, la collina di Monte Sannace custodisce una delle più ricche zone archeologiche del territorio pugliese: l'antica città di Thuriae, fra le più importanti della Peucezia, citata dagli storici antichi in occasione di episodi bellici del IV secolo a.C.
L'abitato occupa la collina, l'antica acropoli, che raggiunge 382 metri sul livello del mare, e un'ampia zona pianeggiante intorno, per un'estensione di circa 85 ettari.
L'area, che costituisce anche un frammento di paesaggio naturale incontaminato è interamente tutelata, e dal 1977 è parzialmente acquisita al demanio dello Stato.
Guarda il video del percorso
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Percorso archeologico
Il percorso archeologico prevede vari punti di sosta nella zona bassa dell'abitato e sull'acropoli.
Si entra nella città antica dalla porta nord del secondo circuito delle mura difensive e si percorrono le principali strade che attraversano l'abitato e che bordano all'interno la linea delle fortificazioni, osservando le possenti opere difensive e passando tra case, cortili, magazzini e gruppi di tombe. Si prosegue poi lungo il sentiero che sale verso la parte alta della città, raggiungendo così l'acropoli, con gli edifici monumentali, le abitazioni aristocratiche, le grandi tombe decorate. | |
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Percorso naturalistico
Il percorso naturalistico e panoramico si sviluppa autonomamente tra pianura e collina, passando per gli scavi archeologici, i trulli e i piccoli edifici rurali, tra zone aperte e soleggiate e zone umide e ombreggiate.
Il sentiero-natura attraversa stazioni ambientali diverse (macchia mediterranea, sottobosco, aree coltivate e aree semisilvestri con presenza di rari esemplari di querce ultracentenarie), in un paesaggio che, con limitati interventi di recupero botanico e, soprattutto, un'attenta e costante opera di manutenzione, si conserva integro. Alcuni cartelli lungo il sentiero segnalano le specie arboree più significative, mentre il punto di belvedere, sul versante nord-est della collina, consente la vista panoramica del vasto comprensorio territoriale pianeggiante che si apre intorno. | |
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Da Monte Sannace (379 m) a Monte Rotondo (398 m)
Terminata la visita al Parco Archeologico di Monte Sannace iniziamo il percorso ad anello che ci porterà fino a Monte Rotondo.
Usciti dal cancello, giriamo a destra e costeggiamo il bosco alla base del monte fino a dover attraversare la SP 106, svoltiamo a sinistra, dopo qualche decina di metri seguiremo le indicazioni che ci porteranno alla chiesetta dell'Annunziata.
Continuiamo per qualche decina di metri fino all'incrocio a T, giriamo a sinistra e ci troviamo così al bordo di una voragine, sembrerebbe una dolina ma in effetti è ciò che rimane di una cava dismessa alla fine del 1990.
Usciti dal cancello, giriamo a destra e costeggiamo il bosco alla base del monte fino a dover attraversare la SP 106, svoltiamo a sinistra, dopo qualche decina di metri seguiremo le indicazioni che ci porteranno alla chiesetta dell'Annunziata.
Continuiamo per qualche decina di metri fino all'incrocio a T, giriamo a sinistra e ci troviamo così al bordo di una voragine, sembrerebbe una dolina ma in effetti è ciò che rimane di una cava dismessa alla fine del 1990.
Chiesa dell'Annunziata
La cappella dell'Annunziata si trova in quell'area misteriosa e archeologicamente di notevole importanza, quale Monte Sannace; precisamente a 1 km di distanza in direzione sud-est (chiamato Monte Rotondo).
La chiesa che doveva già trovarsi sull'acropoli ed esistere nel X sec. e secondo Cosimo D'Angelo sarebbero stati i Longobardi i fautori della costruzione della chiesa.
Dopo l'abbandono dell'abitato medievale di Monte Sannace nel 1309 fu edificato dall'Arcivescovo di Bari Romoaldo la nuova chiesa di Maria Santissima Annunziata. Nel 1579 una lettera del Duca D'Atri all'Arcivescovo di Bari Antonio II cita testualmente che la chiesa di S. Annunziata unitamente a Monte Sannace sono di proprietà dell'Arcidiocesi di Bari.
Ulteriori informazioni: Trekking ed escursioni in Puglia e dintorni
La chiesa che doveva già trovarsi sull'acropoli ed esistere nel X sec. e secondo Cosimo D'Angelo sarebbero stati i Longobardi i fautori della costruzione della chiesa.
Dopo l'abbandono dell'abitato medievale di Monte Sannace nel 1309 fu edificato dall'Arcivescovo di Bari Romoaldo la nuova chiesa di Maria Santissima Annunziata. Nel 1579 una lettera del Duca D'Atri all'Arcivescovo di Bari Antonio II cita testualmente che la chiesa di S. Annunziata unitamente a Monte Sannace sono di proprietà dell'Arcidiocesi di Bari.
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