Escursioni Gargano sconosciuto - Puglia

Escursione mista sul Gargano:

Santuario della Grotta di San Michele Arcangelo - Cagnano Varano;
Ex Idroscalo "Ivo Monti" di San Nicola Varano;
Chiesa di Santa Barbara;
Grotta dell'Angelo sul Monte Devio;
Chiesa di Santa Maria di Devia o D'Elio;
Torre Mileto e Torre Calarossa.



Tempo: 6,30 h;
Percorso a piedi: 9 km circa;
Percorso in auto: 25,5 km circa;
Difficoltà percorso: facile;
Tipo percorso: sterrato, incolto, pietre, asfalto.
Da visitare: Grotta di San Michele, ex Idroscalo "Ivo Monti", Chiesa di Santa Barbara,  Grotta dell'Angelo, Chiesa di Santa Maria di Devia, Torre Mileto, Torre Calarossa.


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Ulteriori informazioni: Gargano Wunderland

Questa escursione è un po' atipica, faremo degli spostamenti anche con l'auto attraverso questa parte del Gargano sconosciuto che toccherà alcuni luoghi fuori dai circuiti turistici tradizionali.
Ingresso della Grotta di San Michele
Ingresso della Grotta di San Michele
Si parte da un luogo suggestivo, la Grotta di San Michele, ricavata all'interno di una cavità naturale di origine carsica, frequentata sin da epoca Paleolitica. Varie e molteplici sono le tradizioni leggendarie che hanno come protagonista l'Arcangelo Michele, il cui culto si diffuse ampiamente nella zona del Gargano a partire dalla fine del V secolo. Nel Medioevo la grotta fu consacrata all'Arcangelo, santo guerriero caro ai Longobardi e simbolo della lotta contro il male, ma probabilmente il luogo era stato adattato al culto cristiano già in epoca paleocristiana, come lasciano intendere le caratteristiche iconografiche di alcuni affreschi realizzati direttamente sulla roccia. Il luogo, reso particolarmente fascinante dalle formazioni calcaree sulle pareti di roccia e dalla presenza della cosiddetta "Pila di Santa Lucia", una cavità calcarea che raccoglie le acque di stillicidio della Grotta (considerate miracolose per la vista), è ancor oggi meta di frequenti pellegrinaggi legati al culto micaelico e al leggendario passaggio di San Francesco d'Assisi, che si sarebbe fermato nella Grotta durante il suo viaggio di fede presso il Gargano. Oltre l'ottocentesco e massiccio portale in legno si apre lo spazio in penombra dominato dall'altare maggiore. Qui un'urna marmorea protegge la statua raffigurante l'Arcangelo, copia fedele di quella che si venera nell'altrettanto famoso santuario di San Michele a Monte Sant'Angelo; il giovane santo, con l'espressione serena, indossa una tunica di stile longobardo, mentre col braccio destro sostiene la spada destinata a sconfiggere il demonio, legato con una catena al suo piede sinistro; un piccolo scudo sul braccio sinistro reca la scritta: "Qui ut deus". Alla destra dell'ingresso un altro gruppo statuario allude alla sconfitta del male: la raffigurazione di San Raffaele domina l'altare omonimo; sul lato opposto vi è il più modesto altare dell'Annunciazione, ornato da una statua della Madonna.



Uno degli edifici dell'Ex Idroscalo
Uno degli edifici dell'Ex Idroscalo
Visitata la Grotta, con l'auto si raggiunge l'ex idroscalo "Ivo Monti" di San Nicola di Varano che si trova a circa 7,4 km lungo la SP 42 che costeggia il lago di Varano.
Sulla destra sono ancora presenti le rovine dell’Idroscalo Ivo Monti, progettato prima della Grande Guerra dalla regia Marina. Dopo aver superato numerosi ostacoli, soprattutto per la mancanza di comunicazione, finalmente il primo volo avvenne nel 1916.
L’idroscalo fu dedicato a Ivo Monti, pilota morto il 6 giugno 1918, durante un volo di ricognizione. Durante il secondo conflitto mondiale il ruolo strategico dell’idroscalo perse d'importanza e al termine venne lentamente abbandonato. Attualmente sono presenti molti degli edifici dell'epoca:, tra cui l’ingresso e il corpo di guardia.
Attualmente è inserito tra l'elenco de 'I Luoghi del cuore' del FAI


Chiesa di Santa Barbara
Chiesa di Santa Barbara
Di fronte all’idroscalo, su una collinetta, sorge la chiesa di Santa Barbara, edificata nel 1920, protettrice delle forze aeree e navali; la quale servì per favorire il culto degli ufficiali e di tutto il personale che dimorava nell’idroscalo.
Grazie all'impegno di un sacerdote e di un volontario, per la bellissima chiesetta di Santa Barbara sono iniziati i lavori di restauro.

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Lasciata la chiesetta di Santa Barbara riprendiamo la SP 42 e saliamo verso il Monte Devio, a circa 9,5 km troveremo l'indicazione della Grotta dell'Angelo, così denominata in quanto un'antica tradizione la pone come uno dei tre luoghi di culto, in tutto il Gargano, dell'Arcangelo Michele, probabilmente sin dal tempo dell'impero bizantino o della dominazione longobarda. La grotta ha conosciuto una frequentazione umana già in tempi preistorici: una campagna di scavo condotta dall'Istituto di Paletnologia dell'Università di Firenze, ha portato alla luce resti biologici, selci e ceramiche dal Paleolitico al Medioevo. Sulla parete destra sono tuttora visibili alcuni graffiti. Il ritrovamento di tombe di età alto-medievale e la presenza di una pila circolare ricavata da un vano naturale, confermerebbero l'uso culturale della grotta, probabilmente adibita a chiesa, come attestato anche da codici medievali concernenti le pertinenze dell'antico casale di Devia da cui la grotta dista un chilometro.
L'ingresso della Grotta visto dalla strada
L'ingresso della Grotta visto dalla strada
L'ingresso della Grotta dell'Angelo
L'ingresso della Grotta dell'Angelo
Percorso per la Grotta dell'Angelo
Percorso per la Grotta dell'Angelo
Vista panoramica dalla Grotta
Vista panoramica dalla Grotta



Proseguendo per 1,5 km sulla stessa strada troviamo l'area picnic dove è possibile ammirare la Chiesa di Santa Maria di Devia. Si consiglia di contattare il comune di San Nicandro Garganico per visitarla.
La chiesa è un vero e proprio gioiello del romanico pugliese, in essa sono custoditi cicli di affreschi del periodo bizantino, datati tra il XII e XIV secolo.
Dopo anni di abbandono e degrado, finalmente nel 1969 iniziarono i lavori di restauro, che hanno consentito il recupero dell'edificio e degli di affreschi conservati all'interno della chiesa.

Retro della Chiesa
Retro della Chiesa
Vista panoramica dal Monte Devio
Vista panoramica dal Monte Devio
Santa Maria di Devia
Santa Maria di Devia
Santa Maria di Devia
Santa Maria di Devia

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Dopo aver apprezzato la vista panoramica dal Monte Devio (in giornate ideali si vedono tranquillamente le Isole Tremiti), si torna in auto per raggiungere la spiaggia di Torre Mileto e fare un'escursione sul percorso che segue un piccolo sentiero, non attrezzato, che si sviluppa fra scogli e macchia mediterranea fino a giungere ai ruderi di Torre Calarossa, altra torre costiera di avvistamento militare del 1500; qui la spiaggetta di Calarossa invita ad un bagno ristoratore. In lontananza, nel mare, si vedono chiaramente le Isole Tremiti. Il percorso si snoda tra aree rocciose e macchia mediterranea, con olivastri monumentali o di particolare effetto scenico per le forme da vento assunte. In primavera le rare orchidee garganiche colorano i prati. Per gli aspetti faunistici si segnala la presenza del Gabbiano reale, Beccapesci, Sterna, Mignattino. Più comuni le evoluzioni del Gheppio e della Poiana. Lungo il percorso, tracce della presenza di volpe, faina e, più raro, del gatto selvatico.
Torre Mileto
Torre Mileto


Scarica l'itinerario trekking:
Mappa percorso in gpx
Mappa percorso in kml

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