Trekking ed escursioni Fortini - Capri
Escursione: Il sentiero dei Fortini - Capri
Trekking da Marina Grande al Faro di Punta Carena passando dalla Grotta Azzurra
Tempo: 5 ore;
Percorso: l'itinerario prevede un percorso ad anello di circa 13 km;
Difficoltà percorso: con dislivello di circa 400 m;
Tipo percorso: sterrato, scalinata, asfalto.
Da visitare: Anacapri, Grotta azzurra, Capri, faraglioni, panorama, fortini, scala fenicia, Faro di Punta Carena.
Guarda il video del percorso
Ulteriori informazioni: Capri
Si parte da Marina Grande direzione Anacapri, strada asfaltata fino al campo sportivo, subito dopo la fermata del bus imbocchiamo la scala fenicia, lunga e ripida in pietra che unisce il porto di Marina Grande con il centro abitato di Anacapri.
Fu realizzata dai coloni greci intorno al VII e VI secolo a.C., mentre gli studiosi ritengono ormai inverosimile l'ipotesi fenicia. È composta attualmente da 921 scalini, per una lunghezza totale di 1,7 km.
Si attraversa Anacapri per scendere nuovamente fino alla Grotta azzurra, dopo un breve tratto su asfalto inizia il Sentiero dei fortini che ci condurrà fino al Faro di Punta Carena.Fu realizzata dai coloni greci intorno al VII e VI secolo a.C., mentre gli studiosi ritengono ormai inverosimile l'ipotesi fenicia. È composta attualmente da 921 scalini, per una lunghezza totale di 1,7 km.
Prendiamo l'autobus che ci porterà fino a Capri (cambiare ad Anacapri), giunti a Capriseguiamo le indicazioni per i Faraglioni.
Storia
I Fortini di Anacapri sono incastonati nelle rocce lungo il percorso in posizioni strategiche per il controllo delle baie adiacenti sulla costa. Costruiti dagli Inglesi come "ridotte" per artiglieria a tiro corto ai tempi delle guerre napoleoniche del primo Ottocento, sono stati ampliati dai Francesi dopo la riconquista dell'isola con la celebre "Presa di Orrico" (4 ottobre 1808). Sorgono sul luogo di preesistenti torri di avvistamento contro le incursioni Saracene, che afflissero a lungo l'isola a partire dal IX secolo.Geologia
L'isola di Capri è costituita soprattutto di calcari, composta in prevalenza da resti di organismi di varie dimensioni che popolavano la "Tetide", il vasto mare basso e di clima caldo che si estendeva. nell'Era Mesozoica, all'incirca dall'attuale Gibilterra all'Indonesia. Il tufo, nato dall'accumulo delle scorie e dei lapilli eruttati dalla vicinanza zona vulcanica campana a partire da 39.000 anni fa, trasportati dal vento sino all'isola, riempie alcune conche e avvallamenti. L'itinerario dei Fortini è intagliato, salvo locali differenziazioni entro i Calcari ad Ellipsactinie, formazioni di scogliera costruiti tra 180 e 140 milioni di anni fa (Giurassico superiore - Cretacico inferiore) da organismi Idrozoi, parente dei coralli.Vegetazione
Gli ambienti attraversati sono molto vari. Lembi di lecceta si alternano alla macchia alta ed alla macchia bassa, dominante, presentando a tratti zone terrazzate, residuo di antiche coltivazioni. Le rupi prossime al mare ospitano le specie più rare e caratteristiche, spesso endemiche. La macchia è il serbatoio dei popoli mediterranei di profumi, medicine e veleni noti sin dall'antichità. In primavera esplode la tavolozza cromatica delle fioriture l'estate è soprattutto la stagione degli aromi, estratti come effluvi dal sole con maggior vigore nel crescendo della calura. Il mare d'argento, tipico dell'autunno, esalta il vigore scultorio del paesaggio e l'abito argenteo di molte specie vegetali.
Tullia Rizzotti
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Fauna
Le piccole isole del Mediterraneo sono dei veri e propri laboratori dell'evoluzione. Le loro faune sono estremamente interessanti per l'alto grado di endemicità. Qui, i piccoli invertebrati rappresentano la componente dominante e diversificata. Infatti, lungo il percorso si possono osservare numerosi gasteropodi terrestri, insetti e aracnidi, alcuni anche endemici. Più facili da osservare nei periodi di passo, gli uccelli, principalmente i piccoli passeriformi, gli ospiti più "rumorosi" della vegetazione. I loro canti, insieme al rumore delle onde sugli scogli, rendono suggestivo uno dei versanti più belli dell'isola. "È proprio sul finir del giorno ecco apparire il falco pellegrino mentre, per fame o per amore, volteggia sull'isola.
Gennaro Aprea
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