Trekking Valle dell'Inferno - Gargano - Puglia

Escursione Valle dell'Inferno - San Giovanni Rotondo


Tempo: 5,15 h;
Percorso: l'itinerario prevede un percorso A/R di circa 15 km;
Difficoltà percorso: escursionistico e turistico;
Tipo percorso: sterrato, roccia, incolto, pietra;
Da visitare: Altare dedicato a San Camillo de Lellis, grotta Palummara, grotta del Brigante, panorama mozzafiato.


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Sentiero storico-naturalistico Valle dell'Inferno
È un sentiero che percorre luoghi sacri e facendoci godere di questa natura incontaminata ci aiuta a riscoprire noi stessi. Il percorso è di grande valenza storica e naturalistica, lungo 5,4 km segue l'antica mulattiera comunale che da san Giovanni Rotondo conduceva a Manfredonia.
Si racconta che lungo questa antica strada, nel tratto che attraversa la Valle dell'Inferno, San Camilo de Lellis nel 1575, si convertì al cristianesimo. Questo evento oggi è ricordato dal monumento eretto sulla sommità dell'altopiano. San Camillo de Lellis è il patrono universale dei malati, degli infermieri e degli ospedali ed è inoltre il patrono della Santità militare e della regione Abruzzo.

Aspetti storici e archeologici
La valle dell'Inferno è di grande interesse per lo studio della frequentazione preistorica in un'area di notevole importanza fra la pianura del Tavoliere ed il primo gradino del Gargano.
Tutto il contesto ambientale e topografico, insieme ai segni particolarmente intensi di antropizzazione di tutte le cavità, naturali o adattate in parte dall'uomo, offrono suggestioni e motivi di considerazioni per la definizione delle civiltà che qui si sono avvicendate attraverso i millenni e del loro rapporto con il territorio, nel cui ambito sarebbero da puntualizzare, fra l'altro, le rispettive funzioni non solo delle grotte che si aprono sui pendii della valle, ma anche dei recinti in pietra che si notano sui due pianori sovrastanti (Chiancata Avatra e Coppa Masselli) e la loro eventuale correlazione.
I reperti ritrovati risalgono a periodi tardo-neolitici (cioè Eneolitico) (tra la fine del 3° e gli inizi del 2° millennio a.C.), e dell'età del Bronzo (da 2000 a 1300 anni a.C.).
Questi pascoli collinari erano anche il sito di svernamento delle greggi abruzzesi che lungo i "tratturi" effettuavano la transumanza fra l'Abruzzo e la Capitanata e lungo il "Braccio Lenzalonga" e il "Tratturello Ponte nuovo-Campolato" giungevano in questi luoghi.
Inoltre, tutte le valli erano anche i percorsi che i pastori del posto utilizzavano, e utilizzano ancora oggi, per la "transumanza verticale" cioè quella che facevano per spostarsi fra le parti più alte e le più calde aree pedegarganiche.

Flora: euforbia spinosa, timo, carpino, acero, mentre si segnala la presenze delle seguenti orchidee: Orchis collina, Barlia robertiana, Orchis papilionacea, Ophrys sphegodes, Anacamptis pyramidalis, Orchis quadripunctata, Ophrys bombyliflora, Ophrys tenthredinifera, Ophrys passionis.

Fauna: tra gli uccelli: occhino, barbagianni, allodola, calandra, capovaccaio, zigolo, civetta, passero, sterpazzola, biancone, monachella, quaglia, falco grillaio e gheppio; tra i rettili e anfibi: testuggine, cervine, biacco, lucertola e geco; tra i mammiferi: volpe, faina, donnola, riccio, cinghiale, lupo, lepre, gatto selvatico e pipistrello.

In tutta la valle ci sono numerose grotte da visitare, ecco i nomi di alcune di esse: grotta valle dell’inferno, grotta palummara, grotta della zingara, grotta del brigante, grotta d’interstrato, grotta longa, grotta fangosa, grotta della scalata,.

Ulteriori informazioni:
Gargano Wunderland
Gargano Wunderland Facebook

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