Escursione nella piana di San Magno (Corato)

Piana di San Magno (Corato)

Tempo: 6 ore;
Percorso: l'itinerario ad anello prevede un percorso di circa 13 km;
Difficoltà percorso: percorso storico naturalistico facile;
Tipo percorso: sentieri sterrati, asfalto, fuori pista;
Da visitare: necropoli, masserie, chiesetta-neviera.

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Passeggiata Agro Ecologica Codice AGR 13 AM nominata La Piana di San Magno, interamente segnalata dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Percorso storico naturalistico ad anello di 13 Km e facile percorribilità. Intorno al luogo di destinazione, San Magno, la necropoli, le masserie, la chiesetta-neviera sono solo alcune delle testimonianze storiche ed architettoniche dell’affascinante territorio murgiano.
L'escursione inizia dall’Azienda Agricola “Famiglia Summo”,  in località Pennacchiello – agro di Corato con  Coordinate geografiche 40°59′5640″N/16°20′2″E [40.998933, 16.334257].
Percorrendo un lungo e facile tratto sterrato si arriva alla prima tappa, la necropoli di san Magno, situata a circa 13 chilometri da Corato, composta da alcuni sepolcri a tumulo, antica almeno di 2500 anni.
La struttura delle tombe è prevalentemente rettangolare e contornata sia da blocchi che da lastre più o meno megalitiche tanto da sembrare di tipo dolmenico e chiaramente collegabile alla tarda età del bronzo. Nelle tombe sono stati rinvenuti oggetti in bronzo e in ferro e vasellame prevalentemente frammentario sia di impasto che acromo e dipinto in stile geometrico in argilla depurata, tra cui spicca una coppetta di tipo greco-orientale proveniente dal sepolcro numero 12 databile tra l’ultimo quarto del VII e il primo quarto del VI sec a.C. Il repertorio vascolare, sia pure frammentario, ha offerto sufficienti elementi di identificazione e di collocazione culturale e cronologica dei sepolcri esaminati.
Sempre in località San Magno è visitabile l’omonima chiesa rurale del XII secolo, collocata tra una masseria del 1812 ricca di alberi di noci e una superba quercia secolare. La sua esistenza è documentata nell'atto notarile del 1128 della donazione di San Magno. In tale documento si attesta che Goffredo, conte di Puglia, donò o cedette "et per fustim" al Capitolo della Santa Chiesa Matrice di Corato la chiesetta di San Mangone, ora San Magno Martire, e le terre limitrofe; nessuna notizia, invece, del piccolo villaggio di San Magno, probabilmente perché distrutto dai Saraceni in epoca precedente. La chiesa, fatta di malta e di pietre disuguali tra loro, domina un largo spiazzo ed è circondata da pareti a secco semi diroccate. La facciata est presenta nella parte inferiore una porta murata e una finestra, mentre nella parte superiore, sul tetto di tegole, sovrasta un campanile di tufo. Sul lato a settentrione si trova un scalinata che conduce nell'area adibita al culto, mentre a occidente, a circa mezzo metro da terra, un finestrone si apre sulla neviera. Le volte del sottano e del piano rialzato sono a botte.
Si prosegue fino alla fontana di San Magno, unica grande riserva d’acqua perenne dell’Alta Murgia, molto preziosa nei periodi di prolungata siccità.

Ulteriori informazioni:
Inachis - Bitonto

Panorama murgiano in agro di Corato
Chiesetta neviera di San Magno
Quercia secolare



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